Regolamento di Istituto


1)    Principi generali
Il Consiglio d'Istituto svolge la propria attività in uno spirito di collaborazione con gli altri organi collegiali e con le varie componenti la comunità scolastica, favorendo la partecipazione, il confronto, la responsabilizzazione di tutti i soggetti interessati.
Il Presidente e il  Dirigente Scolastico curano l'instaurazione di rapporti costruttivi con gli Enti operanti nel territorio, con particolare riguardo a quelli scolastici e a quelli rappresentativi della comunità locale.

2)  Convocazione
La convocazione delle riunioni è effettuata con lettera diretta ai singoli consiglieri e affissa all'albo. Il termine di cinque giorni di preavviso  è derogabile solo in caso di effettiva urgenza.
Le riunioni sono convocate, oltre che per iniziativa del Presidente o del Dirigente Scolastico, su richiesta motivata della Giunta o di un terzo dei consiglieri.
L'o.d.g. - redatto dal Presidente, sentito il capo d’istituto e, ove possibile, la G.E. - è indicato nella lettera di convocazione. Se necessario, il Presidente può comunicare nelle stesse forme l'aggiunta successiva di argomenti all'odg.
Contestualmente alla convocazione, il Dirigente Scolastico forma il fascicolo comprendente i documenti e/o le proposte da sottoporre all’esame del Consiglio e ne cura il sollecito invio ai consiglieri. Questi possono in ogni caso chiedere e ottenere ulteriori informazioni di merito al Dirigente e al Direttore SGA.

3)  Assenze
I consiglieri che non possano intervenire ad una riunione ne danno tempestiva e motivata comunicazione al Presidente o al Dirigente Scolastico. Di ciò viene preso atto nel verbale della seduta, perché le assenze stesse non vengano computate ai fini di un eventuale procedimento di decadenza.

4)  Svolgimento delle riunioni
Oggetto delle riunioni sono gli argomenti inseriti all’odg. Esaurito l'odg, che comprende di norma anche le comunicazioni del Dirigente Scolastico sull’attività negoziale da lui svolta, il Presidente può consentire interventi ed  interpellanze da parte dei consiglieri su altri argomenti.
Il Consiglio può discutere anche eventuali mozioni presentate in forma scritta dai singoli consiglieri. Su tali mozioni può deliberare solo se siano presenti tutti i consiglieri.
Le riunioni sono pubbliche. Il Presidente può dare la parola a chi non fa parte del Consiglio al solo scopo di acquisire informazioni di natura tecnica di cui nessun consigliere sia provvisto.

5)  Verbali
Di regola, il verbale della seduta viene affidato, a rotazione, a ciascun componente, che lo redige entro otto giorni. Il verbale, che può essere  sintetico nella parte narrativa, riporta con chiarezza e completezza la parte dispositiva delle deliberazioni; registra inoltre con puntualità le assenze e le presenze dei consiglieri, comprese quelle verificatesi in corso di riunione.
Il verbale è approvato dal Consiglio nella seduta successiva. Copia delle deliberazioni è affissa all'albo. Ulteriori forme di pubblicità sono assicurate per gli atti di interesse generale.
        
II.          CONSIGLI DI CLASSE

6)   Convocazione
I Consigli di Classe sono convocati dal Dirigente Scolastico con circolare affissa all’albo e comunicata ai docenti e agli studenti e con lettera ai singoli rappresentanti dei genitori.
Ai rappresentanti dei genitori, in occasione della nomina a Rappresentante di Classe, verrà consegnato il calendario delle riunioni, con evidenziate le date in cui si svolgeranno i Consigli di Classe.
L’avvenuta consegna del calendario ha valore di convocazione per i Consigli di Classe, fatta salva l’eventuale modifica della data di convocazione. In questo caso si provvederà come indicato al primo comma.
I Consigli di Classe si riuniscono in sede centrale, nelle date stabilite nel piano annuale deliberato dal Collegio dei Docenti. Ulteriori convocazioni sono disposte in caso di necessità o a richiesta motivata di un terzo dei componenti.

7)   Modalità di svolgimento
In vista di ogni riunione, il Dirigente scolastico può affidare ai docenti e agli studenti il compito di compilare schede preparatorie.
Le riunioni dei Consigli con tutte le componenti possono essere precedute di volta in volta dalle riunioni delle singole componenti.
Ove si svolgano contemporaneamente più riunioni, i docenti interessati saranno presenti o all'una o all'altra seduta, avendo riguardo alla preminente esigenza di garantire il numero legale.
Alle riunioni è ammessa e gradita la presenza di tutti gli studenti e genitori della classe, che peraltro possono prendere la parola solo in via eccezionale e subordinatamente agli aventi diritto.
La presidenza è di regola affidata al docente coordinatore.
Il verbale della seduta, che riporta con chiarezza le manifestazioni di volontà collegiale, viene sottoscritto dal Segretario e dal Presidente. Quest'ultimo comunica tempestivamente al capo d’Istituto fatti, dichiarazioni, decisioni importanti emersi durante la riunione, sicché il Dirigente scolastico ne sia informato e prenda le iniziative conseguenti.

III.        ASSEMBLEE E COMITATI DI ALUNNI E GENITORI

8)    Assemblee studentesche d'istituto
Le assemblee d'istituto in orario di lezione sono richieste con almeno cinque giorni di preavviso. Ove sia prevista la partecipazione di esperti esterni, il preavviso è di dieci giorni. A tali termini si può derogare solo in casi di eccezionale gravità e urgenza.
La richiesta deve indicare ordine del giorno, data, orari e modalità di svolgimento della riunione, che può tenersi sia in sede centrale che in succursale.
Il Dirigente scolastico, effettuati i necessari controlli formali, autorizza l’assemblea disponendo la sospensione delle lezioni e dando pubblicità al suo atto. 
Gli studenti che non intendano prendervi parte possono assentarsi da scuola fatte salve le debite formalità. Coloro  che hanno sottoscritto la richiesta di assemblea possono peraltro assentarsi solo se allegano specifiche motivazioni.
Le assemblee - in numero non superiore a quattro per anno scolastico -  possono essere svolte con la partecipazione di esperti esterni autorizzati dal Consiglio d’Istituto.
A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.
Nel rispetto delle disposizioni vigenti, il comitato studentesco approva un regolamento per il funzionamento delle assemblee che viene inviato in visione al Consiglio di Istituto. Durante le assemblee garantisce inoltre l'esercizio democratico dei diritti dei partecipanti.
Il Dirigente Scolastico, eventualmente coadiuvato da docenti e non docenti, ha potere di intervento in caso di violazione del regolamento o di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea.

9)  Assemblea di classe
L'assemblea di classe è richiesta dai rappresentanti di classe con almeno tre giorni di anticipo, previa acquisizione del consenso dei docenti interessati, che mettono a disposizione le loro ore in proporzione al loro impegno didattico settimanale.
Durante l'assemblea di classe, il docente assicura la vigilanza sugli studenti nei modi più opportuni.

10)  Riunioni del Comitato studentesco
I rappresentanti di classe ovvero il Comitato da loro espresso possono riunirsi in orario pomeridiano, previa richiesta al Dirigente scolastico, nei giorni di apertura dell'edificio scolastico.
Possono inoltre riunirsi in orario di lezione per non più di due ore mensili, previa richiesta motivata presentata al Dirigente di regola con tre giorni di anticipo.

11) Assemblee dei genitori e dei loro rappresentanti         
I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe possono esprimere un Comitato.
I genitori, o il loro Comitato, possono riunirsi in assemblea nei locali della scuola fuori dell’orario di lezione, concordando di volta in volta con il Dirigente scolastico la data e l'orario dell’incontro.
Il Comitato elegge di regola all’inizio di ogni anno un Presidente, che convoca l’Assemblea e la presiede.
Il Comitato può avanzare proposte al Dirigente e agli organi collegiali.

IV.      ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, FORMAZIONI DELLE CLASSI

12)        Iscrizioni al IV Ginnasio
All’atto dell’iscrizione i genitori indicano la sede prescelta (centrale o succursale) specificando se, in caso di mancanza di posto, desiderano essere assegnati all’altra sede o se desiderano che la domanda sia inviata in altra scuola.   I criteri di priorità per l’accoglimento delle domande sono i seguenti:
Per la sede centrale:
  1. fratelli o sorelle di alunni già frequentanti
  2. immediata vicinanza alla sede prescelta (raggiungibile a piedi: non più di un Km)
  3.  Residenza nel XII Municipio (tutto, tranne la zona meglio collegata dai mezzi pubblici con il Liceo Classico Plauto)
  4. Residenza nel Municipio XI (solo la parte compresa tra via di Vigna Murata, via Ardeatina – incrocio via dei Numisi -, via Laurentina –incrocio via del Tintoretto)
  5. Sede meglio raggiungibile con i mezzi pubblici o per vicinanza al luogo di lavoro di un genitore, solo qualora sussistano le seguenti condizioni:
a)    Alunno portatore di handicap motorio
b)    Alunno con gravi problemi di salute certificati
c)    Fratello o sorella di diversamente abile
d)    Mancanza di un liceo classico più vicino
e)    Genitore unico
  1. Sede raggiungibile con un unico mezzo
  2. sorteggio
Per la succursale:
  1. fratelli o sorelle di alunni già frequentanti
  2. immediata vicinanza alla sede prescelta (raggiungibile a piedi: non più di un Km)
  3.  Residenza nel XII Municipio (zona Spinaceto, Tor de’ Cenci, Villaggio Azzurro, Vallerano, Casal Brunori, Trigoria, Monte Migliore, zona Divin Amore, zona Ponti,Cecchignola, Dalmata)
  4. Residenza  nel XIII Municipio
  5. Sede meglio raggiungibile con i mezzi pubblici o per vicinanza al luogo di lavoro di un genitore, solo qualora sussista almeno una delle seguenti condizioni ( in ordine di preferenza):
a)    Alunno portatore di handicap motorio
b)    Alunno con gravi problemi di salute certificati
c)    Fratello o sorella di diversamente abile
d)    Mancanza di un liceo classico più vicino
e)    Genitore unico
  1. Sede raggiungibile con un unico mezzo
  2. sorteggio
A marzo – o comunque in sede di organico di diritto - si forma una graduatoria in base ai criteri suesposti, con riguardo al numero dei requisiti posseduti e documentati.
I gruppi classe sono formati a giugno – o comunque in sede di organico di fatto - . L’assegnazione della sezione viene effettuata per sorteggio, fatti salvi eventuali aggiustamenti effettuati nel rispetto dei criteri di formazione delle classi (comma 13). Potranno assistere alle operazioni un rappresentante dei genitori ed un rappresentante degli studenti, nominati dal Consiglio d’Istituto, nonché i docenti coordinatori delle classi quarte ginnasiali dell’anno successivo.

 13) Criteri per la formazione delle classi quarte ginnasiali
Allo scopo di assicurare pari opportunità agli studenti, le classi sono formate in modo equilibrato, in riferimento al numero e al sesso degli alunni, nonché ai risultati da questi conseguiti nell'anno precedente.
Nell'ambito dei corsi ordinari, all'atto dell'iscrizione si possono indicare i nomi di non più di due altri alunni che si desiderano come compagni di classe.
Tali richieste vengono accolte solo se sono condivise da tutti gli altri interessati e se sono compatibili con il criterio di cui al primo comma.
Gli studenti possono scegliere la sezione solo se questa è attualmente frequentata da un fratello. In tal caso, non possono però presentare  richieste relative ai compagni di classe.
Alle classi sperimentali si accede a domanda. I richiedenti indicano peraltro anche una seconda opzione, che viene presa in considerazione in via subordinata.
Se il numero degli iscritti risulta inadeguato, tali corsi non vengono attivati. Di ciò viene data tempestiva comunicazione agli interessati.
Se invece le domande sono in esubero, si procede mediante sorteggio, fatto salvo nei limiti del possibile  il criterio di cui al primo comma.
L'esecuzione di quanto indicato nei punti precedenti è curata dal Dirigente scolastico, acquisite eventuali proposte da parte del Collegio dei docenti.

14) Eventuali contrazioni di classi
Quando vi sia contrazione di una classe, viene soppressa quella che è costituita dal minor numero di studenti, avuto riguardo ai promossi.

15) Trasferimenti da altre scuole
Il Dirigente scolastico procede con criteri discrezionali, comunque finalizzati alla conciliazione degli interessi degli utenti con quelli della scuola, circa la scelta delle classi successive alla quarta ginnasiale alle quali assegnare gli studenti che si trasferiscono da altra scuola.
Ove tali domande sopravvengano dopo l'inizio delle lezioni, sentito il coordinatore di classe, il Dirigente Scolastico accoglie di regola le richieste, a condizione che non vi ostino gravi motivi.

16) Cambio di sezione
Il Dirigente scolastico può, prima dell'inizio dell'anno scolastico, trasferire, a domanda, uno studente da una sezione all'altra, purché la richiesta sia motivata e non comporti conseguenze negative per il servizio.
Ove la domanda di passaggio sia presentata dopo l'inizio delle lezioni, il Dirigente scolastico valuta preliminarmente la gravità delle motivazioni della richiesta. Se ritiene doversi procedere, ne informa il docente coordinatore della classe di partenza e, in caso di assenso, sente il  Consiglio della classe di immissione.


V.           ATTIVITÀ DIDATTICA, VIGILANZA, ASPETTI RELAZIONALI E DISCIPLINARI

17) Assenze
Salvo legittimo impedimento, gli studenti sono tenuti ad assicurare la loro puntuale presenza alle lezioni.
L'accesso alle aule è consentito non prima dei cinque minuti antecedenti l'inizio delle lezioni: fino all'arrivo del docente, che a sua volta è tenuto a trovarsi in aula cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni,  la vigilanza è affidata al personale ausiliario.
Le assenze devono essere giustificate a mezzo dell’apposito libretto al rientro a scuola.
Nei casi ordinari la funzione di giustificare le assenze è delegata dal Dirigente ai docenti della prima ora di lezione.
Si presumono dovute a malattia le assenze di durata superiore a cinque giorni non giustificate preventivamente.

18) Ingressi in ritardo e uscite anticipate

 L’orario di inizio delle lezioni,  è fissato alle ore 8.20. Gli alunni possono entrare in classe alle ore 8,15.
 Gli studenti che arriveranno dopo le 8.25 troveranno il cancello chiuso fino alle 8.45. Alle 8.45 potranno accedere alla biblioteca (o in altro locale idoneo), per entrare in aula all’inizio della seconda ora, muniti di giustificazione per il ritardo. Il docente della seconda ora dovrà annotare il ritardo e la giustificazione sul registro di classe. In mancanza di giustificazione, il docente accoglierà ugualmente l’alunno, segnalando sul registro di classe che deve giustificare il giorno successivo. Sono consentiti, al massimo, due ritardi al mese e cinque al quadrimestre. Raggiunto uno di questi limiti, lo studente che si presenti ancora in ritardo viene ammesso alle lezioni, ma la cosa costituisce mancanza disciplinare. Il coordinatore di classe ne darà comunicazione ai genitori, nei casi più gravi con convocazione scritta.
Coloro che risiedono fuori Roma o in quartieri assai distanti da scuola possono chiedere mediante un apposito modulo un diverso trattamento che tenga conto dei loro problemi.
Gli studenti in ritardo di oltre un’ora rispetto all’inizio delle lezioni sono ammessi in aula solo se documentano il motivo del ritardo (ad es. con un certificato medico).
Chi intende uscire in anticipo deve depositare in portineria prima dell’inizio delle lezioni la richiesta redatta sul libretto delle giustificazioni e firmata o dallo studente maggiorenne o dal genitore.
Il libretto, controfirmato dal Dirigente o da un suo collaboratore, viene ritirato dallo studente non prima delle ore 10.20 ed esibito al docente per l’annotazione sul registro di classe.
Gli studenti minorenni possono uscire solo se – espletate le formalità di cui sopra - sono prelevati dal genitore che, munito di documento d’identità, ha apposto la sua firma su un registro depositato presso la portineria, o dietro richiesta scritta corredata da copia del documento d'identità.
Sono consentite non più di due uscite anticipate a quadrimestre.
Nei casi gravi, non si frappongono indugi alla richiesta e non si osserva il limite numerico fissato.
L’uscita anticipata è ammessa  solo a partire dalle 12.20 o – per chi abbia quattro ore di lezione – dalle 11.05.
Per un’uscita prima di tali limiti occorre un’idonea documentazione.
Salvo situazioni eccezionali, l’uscita non deve recare alcun disturbo alle lezioni.

19)  Intervallo
Durante le lezioni gli studenti possono uscire dall'aula a turno, di regola per non più di cinque minuti.
Durante l'intervallo, che ha una durata di quindici minuti e si svolge tra la terza e la quarta ora, gli studenti possono muoversi liberamente all'interno della struttura scolastica: la vigilanza è effettuata dai docenti in servizio in terza ora e dal personale ausiliario. I collaboratori scolastici curano in particolare la chiusura degli ingressi.

20) Sostituzione dei docenti assenti e vigilanza sugli studenti
Durante le attività scolastiche, la vigilanza sugli studenti compete ai docenti nell’ambito delle loro classi e del loro orario di lavoro,  ai collaboratori scolastici nell’ambito della scuola.
In particolare il collaboratore addetto alla portineria ha l’obbligo di controllare qualunque persona estranea entri nella scuola. Se deve allontanarsi per altra incombenza, si farà sostituire da un collega.
I docenti sono tenuti alla presenza in aula per tutta la durata dell’ora di lezione. I collaboratori scolastici devono verificare costantemente se vi siano classi incustodite e darne sollecitamente notizia al capo d’istituto o ai docenti collaboratori o, in subordine, al DSGA perché prendano i provvedimenti necessari e possibili: finché non arriverà in aula il docente, essi vigileranno sugli alunni.
I docenti sono tenuti a comunicare la loro assenza tempestivamente e comunque non oltre l’inizio dell’orario di lavoro. Di regola, la funzione di sostituire i docenti assenti è delegata dal Dirigente ai suoi collaboratori.
Nell’impossibilità di sostituire il docente assente, il capo d’istituto ovvero i docenti collaboratori dispongono, a seconda dei casi, l’entrata in ritardo o l’uscita anticipata della classe: tale disposizione, trasmessa da un collaboratore scolastico, viene annotata sul registro di classe dal docente che è in aula e comunicata – tramite gli studenti – ai genitori; il docente che è in aula nell’ora precedente l’uscita anticipata verifica se gli alunni minorenni siano in possesso del permesso di uscita firmato da un genitore sul libretto delle giustificazioni.
Al cambio dell'ora i docenti si recano sollecitamente nella classe successiva. Nell'intervallo di tempo tra un'ora e l'altra la sorveglianza è affidata ai collaboratori scolastici. Gli alunni sono tenuti a rimanere in classe nei loro banchi.
Ove non si verifichino le condizioni ora indicate, gli studenti restano in aula, sorvegliati dal personale scolastico, o vengono collocati in altra classe parallela o in biblioteca.

21) Doveri del personale docente e non docente
Il personale scolastico è tenuto a relazionarsi con rispetto e cortesia con gli utenti (studenti e genitori) e a fornire loro le informazioni di cui è in possesso.
I diritti e i doveri del personale docente e non docente sono indicati sul piano generale nel DPR n.3/57, nel codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, nei contratti collettivi della scuola.
Per i docenti, la cui funzione è definita dall’art. 395 del DPR 297/94, più specifici doveri sono desumibili dagli artt. 1 e 2 dello Statuto della studentesse e degli studenti.
Docenti e non docenti sono inoltre tenuti al rispetto della Carta dei servizi della scuola, del POF, del Regolamento d’Istituto e delle disposizioni legittimamente impartite dal Dirigente Scolastico.

                  
VI.          AULE SPECIALI E LABORATORI – LOCALI E BENI DELLA SCUOLA

23) Direttori delle aule speciali
Ogni aula speciale o laboratorio ha un suo direttore, che è responsabile delle attrezzature didattiche in qualità di subconsegnatario. Questi elabora e pubblica, d'intesa col Dirigente, brevi disposizioni circa il funzionamento della struttura di sua competenza. Tali disposizioni sono volte a garantire l’uso ottimale delle risorse.
I Direttori prendono in carico il materiale loro affidato dal DSGA, procedono al collaudo delle nuove attrezzature eventualmente coadiuvati da altro personale individuato dal Dirigente, segnalano tempestivamente disfunzioni e avanzano proposte di nuovi acquisti con congruo anticipo rispetto ai tempi di redazione del Programma annuale.

24) Biblioteca
La biblioteca custodisce i libri, le riviste, le videocassette, i CD ROM della scuola ed è al servizio di tutta la comunità scolastica. Essa si articola in due sezioni: l’una ubicata al primo piano, l’altra in aula magna.
Come le altre aule speciali, ha un Direttore responsabile e si avvale di norma di personale assegnato dal CSA nell’ambito dei docenti collocati fuori ruolo.
Nel regolamento della biblioteca sono indicati gli orari di apertura, che si estendono ove possibile anche alla fascia pomeridiana, e le modalità per accedere al prestito dei libri. Sono escluse dal prestito  le opere di valore e le riviste.

25) Uso dei locali scolastici
L'uso dei locali scolastici, nei giorni di apertura pomeridiana della scuola, è riservato alle attività previste dagli ordinamenti scolastici e dal POF.
Al di fuori di tali attività, l'uso dei locali da parte degli studenti è autorizzato dal Dirigente, previa richiesta scritta che deve essergli presentata almeno cinque giorni prima della data prevista.
 Il Comitato studentesco disciplina le modalità di uso dell’aula destinata ad eventuali attività pomeridiane degli studenti, prendendo gli opportuni accordi con il Dirigente
L’uso dei locali da parte degli Enti esterni è disciplinato dal Consiglio d’Istituto ai sensi del D.I. 44/2001.

26) Uso dei beni scolastici
Tutti sono tenuti a utilizzare e conservare con la massima cura i beni e le strutture scolastiche e a segnalare la necessità di interventi volti a salvaguardare il patrimonio.
Ciascuno risponde personalmente dei danni causati da negligenza o da atti volontari. Ciascuno è tenuto a segnalarne i responsabili. Il danno prodotto all’interno dell’aula è attribuito all’intera classe se da parte di questa non ne vengono tempestivamente denunciati l’autore o le circostanze nelle quali si è verificato il fatto.
La scuola non assume alcuna responsabilità per beni lasciati incustoditi nei locali scolastici.

27Rispetto delle norme sulla sicurezza
Tutti sono tenuti a rispettare le norme sulla sicurezza, a segnalare eventuali situazioni di pericolo e a partecipare diligentemente e responsabilmente alle attività informative, formative e preventive che la scuola  di volta in volta organizza.

VII.       VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE CULTURALI

28) Viaggi
  1. I viaggi d’istruzione sono parte integrante della programmazione di ogni Consiglio di Classe. Sono deliberati con la partecipazione di tutte le componenti. La scelta viene specificamente motivata sul piano culturale. Del viaggio viene altresì individuato il docente responsabile, che assume il compito di accompagnare gli studenti e di curare gli aspetti organizzativi, informando tempestivamente i genitori e coordinandosi con la  presidenza e/o con la Commissione viaggi.  Al viaggio devono prendere parte almeno i 2/3 degli studenti della classe.

  1.  Di regola, ad ogni viaggio partecipano almeno due classi. E’ opportuno effettuare i viaggi nello stesso periodo. Non sono consentiti viaggi di istruzione o uscite didattiche nell’ultimo mese di scuola, tranne che per attività sportive o per uscite naturalistiche. Salvo difficoltà oggettive, i viaggi si concludono in giorni prefestivi, così da consentire ai partecipanti almeno un giorno di riposo e da evitare assenze collettive da parte degli studenti.

  1. Allo scopo di dare la necessaria celerità alle procedure di individuazione delle agenzie di viaggio e di consentire la tempestiva prenotazione dei servizi, i Consigli di classe deliberanoentro settembre un limitato numero di mete per i viaggi, delineandone altresì i programmi.

  1. Ogni anno il Dirigente, coadiuvato dal DSGA e con la collaborazione di genitori e alunni scelti dal Consiglio d’Istituto, sceglie con procedure trasparenti e valutazioni oggettive tra le ditte di autotrasporto e le agenzie di viaggio che operano nel settore del turismo scolastico quelle cui affidare l’esecuzione di tutti i viaggi e le uscite didattiche dell’anno in corso, sulla base del più vantaggioso rapporto tra servizi offerti e costo. Mette quindi a disposizione dei Consigli di classe i preventivi perché sollecitamente facciano le loro scelte. Il Dirigente stipula il contratto con l’Agenzia o con la ditta di autotrasporto dopo aver ricevuto il versamento su c/c della scuola dell’intero importo da parte degli studenti partecipanti. Qualora si utilizzino i mezzi pubblici il pagamento sarà effettuato direttamente dai partecipanti.

  1. Durante il viaggio. i docenti accompagnatori hanno la responsabilità di vigilare e di impartire agli studenti le opportune disposizioni; gli studenti sono tenuti ad un comportamento sempre corretto e responsabile. Al termine, i docenti presentano una sintetica relazione sui servizi resi dall’Agenzia, sul comportamento degli studenti e sui risultati complessivi dell’iniziativa. 

29) Visite culturali
Le visite culturali sono di regola effettuate sulla base della programmazione annuale dei singoli Consigli di classe.
La richiesta, presentata con congruo anticipo al Dirigente dai docenti accompagnatori (che assumono la responsabilità della vigilanza), deve contenere le necessarie indicazioni riguardo allo svolgimento, ai luoghi di visita ed alle modalità di spostamento, nonché la dichiarazione di aver raccolto le autorizzazioni dei genitori (per i minorenni) e di aver ottenuto il consenso dei docenti della classe. Questi ultimi a loro volta devono essere contattati tempestivamente e direttamente dal docente accompagnatore.
Quando una classe è in visita, i docenti che vi avrebbero avuto lezione restano a disposizione della scuola secondo il loro normale orario di lavoro.
Se la visita richiede il nolo di un pullman, le procedure per l’individuazione del vettore competono al Dirigente, che si avvale della collaborazione della Segreteria. Le spese di viaggio sono poste a carico degli studenti.
           
VIII.    VARIE

30) Modalità di comunicazione
Il Dirigente, i docenti e il personale ATA sono tenuti a fornire sempre un’adeguata informazione sulle attività scolastiche. I destinatari della comunicazione sono tenuti a loro volta a favorire e a facilitare la comunicazione stessa.
A seconda dei casi, vengono utilizzati le affissioni in bacheca, le circolari interne, i mezzi telematici e telefonici, il servizio postale.
In particolare, alle bacheche – distinte per materia e/o destinatari – è affissa la documentazione relativa al Consiglio d’Istituto, all’attività negoziale del Dirigente e alle principali comunicazioni.
Le comunicazioni che il Dirigente rivolge ai docenti sono depositate presso la portineria: i docenti sono tenuti a  sottoscriverle per presa visione. 
Le comunicazioni rivolte agli studenti e/o ai genitori sono lette ad ogni classe dal docente presente in aula, che dà atto di ciò siglando su apposito foglio e annotandolo sul registro di classe. E’ cura del Dirigente e del personale addetto limitare allo stretto necessario le interruzioni della didattica per tale incombenza.

31)  Ascensore
L'uso dell'ascensore è riservato, oltre che alle persone in situazione anche temporanea di handicap motorio, al personale in servizio nella scuola.

32)  Fotocopie
Il personale è autorizzato ad effettuare fotocopie per le necessità del proprio ufficio.
In particolare, i docenti di avvalgono di regola dell’ausilio del collaboratore scolastico addetto, al quale devono comunque rivolgersi per imperfetto funzionamento o eventuali guasti della macchina.
Gli studenti possono avvalersi del servizio, rivolgendosi al collaboratore scolastico addetto, per l’attività del Comitato, per le elezioni scolastiche e per la redazione del giornale interno o corrispondendo la somma stabilita dal Consiglio d'Istituto, nel caso vi sia disponibilità del personale.
  
33)  Divieto di fumo
All'interno dell'edificio scolastico è vietato fumare. È consentito solo in luogo posto all’aperto e non esposto al pubblico.
Eventuali violazioni del divieto di fumo sono punite a norma di legge.

34)        Uso del telefono e degli spazi murali
L’uso degli apparecchi telefonici degli uffici è consentito solo per ragioni di servizio.
I telefoni cellulari durante le ore di lezione, salve urgenti necessità, devono essere disattivati, durante le prove scritte devono essere consegnati ai docenti.
All’interno delle aule le affissioni da parte degli studenti sono concordate con i docenti. Chi intenda utilizzare spazi murali per affissioni negli altri locali deve munirsi del permesso del Dirigente.

35)        Cortile interno - parcheggio auto
Salvo che nei periodi di sospensione delle lezioni, è vietato accedere con automobili o motocicli ai cortili interni delle sedi succursale e centrale. In quest’ultimo è consentito svolgere attività motorie con le necessarie cautele e sotto la costante vigilanza dei docenti.
Il parcheggio interno, posto in centrale tra il cortile e il cancello di via dell’Elettronica, ospita solo un limitato numero di vetture. Nei giorni e nelle ore di lezione, esso è riservato ai docenti che sono impegnati con il loro lavoro in ore successive alla prima e/o che provengano dalla succursale.

36)  Violazioni del Regolamento
Le violazioni del presente Regolamento sono segnalate al Dirigente Scolastico per i provvedimenti di sua competenza.