Il mistero che avvolge la vita e la morte di Vincent Van Gogh rende lo studio di questo incredibile artista ancora più interessante e, se vogliamo, intrigante. Per questo abbiamo ritenuto che una simile notizia potesse interessare agli studenti del nostro Liceo (anche, magari, solo perché amanti dei libri gialli).
Le cronache narrano Vincent Van Gogh che morì nella notte del 29 luglio del 1980, dopo essersi sparato un colpo di pistola al petto il pomeriggio di due giorni prima. Ma la tesi del suicidio di colui che fu uno dei più grandi pittori impressionisti della storia, è messa in discussione da una nuova biografia intitolata "Van Gogh: The Life" di Steven Naifeh e Gregory Smith. I due autori affermano che il colpo fatale probabilmente fu esploso dal giovane Secrètan, sedicenne al quale piaceva vestirsi da cowboy e sparare agli animali. Il pomeriggio del 27 luglio, in compagnia di suo fratello, il ragazzo avrebbe premuto per sbaglio il grilletto e colpito l'artista che vagava nei campi. Van Gogh - scrivono gli autori - non denunciò i ragazzi perché vide la morte come un sollievo (viveva uno stadio di crisi e depressione da anni) e non voleva che i due fossero condannati per avergli fatto un piacere.
Fonte: Corriere della Sera
Vincent Van Gogh, "Notte Stellata"
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